venerdì 2 agosto 2013

Ed ecco il quinto, Zorba il greco


Non appena finita la lettura di Whitman ho iniziato la lettura di questo libro, ad esser sincero, non ne sapevo assolutamente l'esistenza se non fosse nella lista. Ho deciso questa come lettura essendo da poco stato in Grecia, e per tenerla ancora viva nel mio cuore mi sembra che sia stata la scelta più ovvia da fare. 

Note di copertina

Un cuore forte come la montagna, calze color melanzana, un vecchio arcangelo ribelle, un clefta, brigante profeta dai riccioli grigi che raschia l'osso dell'agnello alla brace per leggere il domani, che puntella la sua baracca e se la ride della tormenta del nord. Perché un uomo vero sta a fronte alta davanti alla Necessità, e perfino a Dio: tutto questo è, e sempre sarà, Zorba il greco, mani e gambe che diventano ali nella danza leggendaria sulla spiaggia. Zorba l'operaio insegna al giovane amico, l'intellettuale, a vedere le cose con ardore, come se fosse sempre la prima volta. Un uomo si forma con il ritmo che batte nel cuore del vino, da agnello a leone, da leone a drago: così la pensa Zorba, sullo sfondo di una Creta pietrosa senza tempo. E la passione del vivere che gli fermenta dentro ci contagia, ci travolge con l'ottimismo. Scintillante come sotto le cure di un  restauratore d'arte, questa nuova versione del più famoso romanzo greco ci lega fatalmente a Zorba e al suo mondo. Sarà la storia d'amicizia senza ma e senza se, come deve essere, rude e vergine, simile ai gesti ai sogni, al ragionare del fiabesco greco.

Prima traduzione integrale dal greco

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per avermi commentato, a presto!

Risveglio

Il suono della sveglia ti entra nella testa ancora ti rifiuti di svegliarti.  Lo senti arrivare da lontano  inesorabile ti penetra dentro il...