lunedì 26 ottobre 2020

Gianrico Carofiglio - Le tre del mattino

 


"Nella vera notte buia dell'anima sono sempre le tre del mattino".

Ho appena finito la lettura di questo libro. Mi sono da poco accostato alla lettura di questo scrittore e devo dire, dopo tre libri che ho letto, di trovarmi davanti a un grande autore e a un grande uomo. Mi sento ancora scombussolato dalle emozioni che mi ha suscitato in me questa lettura.  Difficile poterla descrivere in poche parole ma voglio provarci lo stesso definendola con un solo aggettivo: intima. 

Questo libro infatti, l’ho trovato di una intimità che raramente ho riscontrato in altre letture. Pagina dopo pagina si ha la sensazione di riscoprire una certa intimità anche in se stessi. La storia di per se è molto semplice e lineare. Un padre e un figlio per una serie di questioni sulle quali non mi voglio dilungare, si ritrovano a dover trascorrere due notti a Marsiglia, negli anni ottanta, senza dover dormire e riscoprono tra loro, un rapporto tanto intimo che non si immaginavano di aver mai avuto prima. Il padre finora era sempre stato visto dal figlio come quello che aveva abbandonato lui e la madre quando era solo un bambino. La storia viene narrata dal punto di vista del ragazzo e capitolo dopo capitolo scopre aspetti del padre che lo catturano in un vortice di emozioni sempre più crescenti con il passare delle ore. 

Non immaginavo di ritrovarmi di fronte un libro che mi emozionasse così tanto, tanto da avere le lacrime agli occhi e un nodo alla gola alla fine dell’ultimo capitolo. Un libro speciale sul rapporto tra un padre e suo figlio, di cose non dette e di rimpianti per il tanto tempo perso per assurdi preconcetti e per delle cose non dette. La riscoperta di una bellissima amicizia tra padre e figlio. Questo libro mi è rimasto dentro e difficilmente me lo scrollerò di dosso. 

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Risveglio

Il suono della sveglia ti entra nella testa ancora ti rifiuti di svegliarti.  Lo senti arrivare da lontano  inesorabile ti penetra dentro il...