venerdì 28 febbraio 2014

E alla fine arriva Kafka...Il Castello!

Ed eccoci all'inizio di una nuova lettura, all'inizio di un nuovo viaggio insieme a Kafka, autore di cui, a parte sporadici brani al liceo, non ho letto mai nulla e che mi ha sempre in qualche modo affascinato. Ora grazie alla lista ho la possibilità di conoscere meglio questo grande scrittore, e inizio proprio dal Castello, romanzo rimasto incompiuto...


Note di copertina

In una gelida sera d'inverno l'agrimensore K. giunge in un villaggio governato da un mitico Conte, che abita in un immenso castello, in collina. K. intende fare delle terre del Conte la sua dimora ed esercitare qui la sua professione; le difficoltà superano però ogni attesa. Il castello si rivela a poco a poco agli occhi di K. come la sede di una mostruosa trappola burocratica. Pubblicato postume nel 1926, questo romanzo è rimasto incompiuto; per quanto è dato sapere, si sarebbe dovuto chiudere, con un finale meno tragico degli altri due romanzi di Kafka. Se infatti il protagonista di America finisce per accettare un triste compromesso, se nel Processo Joseph K. soggiace al suo senso di colpa che solo si estingue con l'esecuzione finale, Nel Castello si arriva a una soluzione intermedia: "K. non rinuncia alla lotta", scrive Max Brod, "egli muore di esaurimento...e in quel momento giunge dal castello la decisione che concede a K. di viverci e lavorarci".





giovedì 27 febbraio 2014

07: Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto Vol.II - All'ombra delle fanciulle in fiore

E' stato arduo ma alla fine ci sono riuscito, ho portato a termine All'ombra delle fanciulle in fiore...


Leggere un libro è un modo per evadere dalla realtà. In quei momenti ci isoliamo completamente dal resto del mondo per entrare a far parte di un universo parallelo fatto di parole scritte che man mano sfumano per diventare immagini, suoni, odori, emozioni...
Leggere la ricerca non è facile, ci vuole pazienza e costanza. Si ha l'impressione di essere travolti da un vortice di emozioni, pensieri. Si viene catturati da un flusso di coscienza al quale ci sentiamo sopraffatti e ci chiediamo come una persona sia riuscita a frammentare in maniera tanto frastagliata e minuziosa, l'animo umano. Proust, per quanto il suo stile sia formato da periodi lunghi, con la completa assenza di capitoli e il flusso continuo dei suoi pensieri, possano farci perdere i fili conduttori che legano la storia, non possiamo fare a meno di vedere dove ci portano. Fin dove possa spingersi l'animo umano.
Il libro si presenta diviso in due parti, la prima Intorno a Madame Swann in cui abbiamo una prima infanzia di Marcel vissuta tra i salotti profumati di Madame Swann vivendo quello che è stato il suo primo amore tormentato per la piccola Gilberte. La seconda parte Nomi dei paesi: il paese è ambientata in una cittadina di mare, Balbec e gli eventi ruotano intorno a questa figura che appare come un quadro, delle fanciulle che Marcel ha desiderio di conoscere, in particolare facciamo la conoscenza di Albertine. In questo romanzo vediamo una maturazione sentimentale del protagonista e una cultura artistica che si va man mano sviluppandosi con nuove idee e concetti, grazie ad incontri con artisti e scrittori come Elstir e Bergotte, abilmente tratteggiati da Proust nel corso della ricerca.
Spesso mi è sembrato, più che leggere un romanzo, di studiare un trattato di psicologia. Questo non è prettamente un difetto, ma riconosco che è un ostacolo perché rende questa lettura non adatta a tutti. Ma forse l'autore voleva proprio questo, rendere i suoi scritti adatti solo a chi ha una sensibilità tale da saperli apprezzare. La mia personale opinione al riguardo sembra avere due facce opposte della stessa medaglia. Ossia, se da un lato i pensieri di Proust mi hanno faticare non poco ad essere portati a termine (e mancano ancora cinque romanzi), dall'altro non posso far altro che riconoscerne la magnificenza e la grandezza. La passione, con cui questo scrittore ha scomposto l'animo umano, la maestria con la quale l'abbia reso così vivido attraverso la scrittura, rende Proust uno dei più grandi Immortali nella storia della letteratura.

martedì 25 febbraio 2014

Italo Calvino - Il sentiero dei nidi di ragno

In questo periodo non sono riuscito a portare a termine la lettura delle fanciulle in fiore di Proust. Me ne duole ma non intendo demordere, mancano solo un centinaio di pagine per portare a termine una lettura che non sono riuscito a fare tutta d'un fiato. 
Questo periodo però è stato intervallato da altre letture piacevole come quella di Calvino, che è entrato nel mio cuore come una freccia scagliata dall'arco di Cupido. Sono entrato nella fase Calvino della mia vita, trovandolo geniale, sublime e con uno stile pungente e dinamico. La sua scrittura non stanca mai e i suoi romanzi si lasciano leggere tutti d'un fiato. Pochi giorni fa ho infatti portato a termine quello che è stato il suo primo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno. Un capolavoro che ho trovato di una magnificenza lodevole.


Note di copertina

"Questo romanzo è il primo che ho scritto. ...Al tempo in cui l'ho scritto, creare una 'letteratura della Resistenza' era ancora un problema aperto, scrivere 'il romanzo della Resistenza' si poneva come un imperativo; ...ogni volta che si è stati testimoni o attori d'un'epoca storica ci si sente presi da una responsabilità speciale... A me, questa responsabilità finiva per farmi sentire il tema come troppo impegnativo e solenne per le mie forze. E allora, proprio per non lasciarmi mettere in soggezione dal tema, decisi che l'avrei affrontato non di petto ma di scorcio. Tutto doveva essere visto dagli occhi d'un bambino, in un ambiente di monelli e vagabondi. Inventai una storia che restasse in margine alla guerra partigiana, ai suoi eroismi e sacrifici, ma nello stesso tempo ne rendesse il colore, l'aspro sapore, il ritmo..." 

Italo Calvino


Che altro dire, leggendo questo libro si ha davvero l'impressione di viverlo attraverso gli occhi di un bambino. Un bambino solo che vive in bilico tra due mondi, quello dei bambini e quello degli adulti, ma che non riesce a trovare una sua dimensione perché alla fine si ritrova sempre solo e deluso dai grandi. Calvino in questo modo è riuscito a scrivere un romanzo sulla guerra in maniera molto intelligente, facendolo vedere attraverso gli occhi di questo bambino dall'aria scanzonata che cerca solo di attirare l'attenzione e la stima dei grandi. Ottimo anche il modo in cui è riuscito a realizzare i personaggi che, seppure non siano molto profondi, con poche descrizioni sono riusciti a entrare nel cuore del lettore. Forse è stato proprio il farli vivere attraverso gli occhi di Pin a renderli così vividi e unici nonostante il poco spazio a loro dedicato. 
Che altro aggiungere su questo romanzo che è stato il primo di Calvino. Solo una mia personale opinione magari condivisa da molti. Calvino è un grande maestro e si conferma essere uno dei migliori nel panorama italiano. E' solo il mio secondo romanzo che leggo e sento che questo scrittore ha conquistato il mio cuore entrando nella lista dei miei Immortali. 
Non posso che consigliare questo romanzo a tutti, nella sua leggerezza c'è una profondità degna dei grandi classici. Una lettura scorrevole che riesce a lasciare qualcosa di molto profondo nell'animo di ogni lettore capace di saper scorgere quello che l'autore non ha voluto scrivere.

sabato 8 febbraio 2014

Italo Calvino - Se una notte d'inverno un viaggiatore

Mi sono preso un'altra pausa da Proust e tutto d'un fiato mi sono divorato questo capolavoro di Italo Calvino. Il mio primo pensiero è stato: questo è uno dei più bei romanzi che abbia mai letto. Nella mia sconfinata ignoranza, non avevo mai letto nulla di questo scrittore o forse ho dei ricordi troppo lontani nel tempo per poterlo affermare con certezza. Di sicuro alle scuole qualche brano di Italo Calvino l'avrò letto. Certo è che sicuramente non sarà l'ultimo libro che leggerò di Calvino e che entrerà a far parte dei fuori lista di questo blog. 




Note di copertina

"L'impresa di cercare di scrivere romanzi 'apocrifi', cioè che immagino siano stati scritti da un autore che non sono io e che non esiste, l'ho portata fino in fondo nel mio libro Se una notte d'inverno un viaggiatore. E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi; protagonista è il Lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro... Più che d'identificarmi con l'autore di ognuno dei dieci romanzi, ho cercato d'identificarmi col lettore: rappresentare il piacere della lettura d'un dato genere, più che il testo vero e proprio. Ma soprattutto ho cercato di dare evidenza al fatto che ogni libro nasce in presenza d'altri libri, in rapporto e in confronto ad altri libri.                                                                                                                                                                                                                     Italo Calvino"
   
Difficile aggiungere altro oltre le note di copertina, altre parole per descrivere questo romanzo semplici come quello di Calvino stesso non ne trovo. Trovo incredibile il modo in cui sia riuscito nel suo intento, un vero maestro di scrittura. E' riuscito a farmi sentire parte attiva di questo libro come nessun romanzo sia mai riuscito. Quando parla del piacere della lettura non immaginavo quanto piacere potessi provare nel leggere queste pagine. Ho trascorso dei momenti davvero piacevoli e spesso non riuscivo a staccarmene. Sono libri del genere che ti fanno amare la lettura e proprio come sostiene Calvino, ti invogliano a leggerne altri, ad amare la letteratura nella sua più ampia gamma di stili e ramificazioni, ad amare i libri e quello che riescono a darti. 
Secondo la mia personalissima opinione, questa lettura deve essere immancabile per chi sostiene di amarla. Un libro che forse poteva benissimo arrivare tra le mie mani molto prima, ma che in fondo, non è mai troppo tardi per saperlo apprezzare! 
Non mi resta che consigliare con tutto il cuore questo libro, e augurare a chi vorrà trascorrere delle piacevoli ore insieme a Calvino, una buona lettura.

Risveglio

Il suono della sveglia ti entra nella testa ancora ti rifiuti di svegliarti.  Lo senti arrivare da lontano  inesorabile ti penetra dentro il...