venerdì 2 agosto 2013

04: Walt Whitman - Foglie d'erba

Note di copertina

"Io sono il poeta del corpo,
e sono il poeta dell'anima.
Io sono colui che cammina
 con l'avanzare della tenera notte"

Nel 1855 Walt Whitman, il grande poeta dell'anima americana dava alla luce le prime Foglie d'erba, ovvero le prime poesie che comporranno la raccolta di una vita. I testi furono immediatamente amati dal grande Ralph Waldo Emerson, che li definì "l'esempio più straordinario di intelligenza e di saggezza che l'America abbia sin qui offerto". Il grande edificio delle Foglie d'erba crescerà, una zolla dopo l'altra, una poesia dopo l'altra, una edizione dopo l'altra, per tutta la vita di Whitman. Solo sul letto di morte il poeta mise la parola "fine" a questa raccolta, ricca come una vita umana e sconfinata come la natura che tanto amava. La prima edizione resta tuttavia la testimonianza più viva della novità della poesia di Whitman, di quella superiore indifferenza alle rigidità della metrica classica, di quello slancio che lo renderanno unico e ne garantiranno l'immortalità artistica.

Walt Whitman (Huntington, New York 1819 - Camden, New Jersey, 1892) è considerato il padre del modernismo e il fondatore della nuova poesia americana. Fu cantore della libertà (ma anche della sessualità e dell'omosessualità) e di un ideale visionario che pone l'uomo come momento centrale rispetto al senso di percezione e comprensione delle cose. Cantò, soprattutto, l'essenza di quello che diventerà successivamente il sogno americano. Dalla sua opera proviene la celeberrima ode che inizia con il verso "O capitano! Mio capitano!"(filo conduttore del film L'attimo fuggente).



Devo ammetterlo, finire questo libro di poesie è stato duro. Con questo però non voglio assolutamente minare la qualità delle poesie e la bellezza e le emozioni che sanno suscitare. Sarà anche difficile scriverne una recensione.
Procediamo quindi con calma, dall'inizio, proprio dall'introduzione, Alessandro Ceni è il curatore di questa edizione, traduzione compresa. Mi è sembrata scritta da un intellettuale criptico, piena di paroloni e riferimenti per far vedere quanto, chi l'ha scritta, fosse preparato sull'argomento. Mi ha dato l'idea di mettere più in mostra se stesso piuttosto che presentare un autore e le sue poesie che hanno influenzato generazioni di scrittori e poeti. Per due volte ho rinunciato alla lettura dell'introduzione ma alla terza, con fatica sono riuscito a finirla e il mio parere non è certo cambiato.
Passiamo ora alla traduzione. Anche questa mi ha dato molto da pensare, fortuna che in questa edizione è presente il testo originale a fronte. Anche qui il curatore non l'ho trovato eccelso, non so perchè, forse per apparire erudito o forse perchè, essendo poeta anche lui, ha voluto a tutti i costi metterci del suo in una composizione di poesie tanto importante come questa.
Quindi a parte questi difetti che ho riscontrato in questa edizione passiamo a commentare l'anima di questo libro che, nonostante tutto, brilla e fa sognare.
Molto atipica come raccolta di poesie, questa edizione è la prima in assoluto che usci nel 1855 ed è stata aggiornata e riveduta dall'autore stesso per ben nove volte, fino alla sua morte. Ci troviamo di fronte ad un opera di tutta una vita e la possiamo apprezzare nella sua prima forma, appena nata direi.
La prima parte del testo è un'introduzione scritta da Withman che elogia la sua Patria, l'America, sogno di libertà e l'uomo centro del tutto. Poi inizia la raccolta di poesie che prendono il loro titolo dal primo verso con le quali sono composte. Tali, proprio per la loro inusuale composizione si discostano molto dalla metrica classica alla quale si era abituati in quel periodo storico. Segno di innovazione nella poesia di quel tempo. Qui sono presenti versi da far veramente vibrare l'anima. Per rendere l'idea vorrei segnalarne alcune:

"Quest'oggi prima dell'alba son salito su un colle e ho
osservato la moltitudine del firmamento,
E ho detto al mio spirito, Quando saremo avvolti in quelle 
sfere e nel piacere e nella conoscenza d'ogni cosa in esse,
saremo dunque sazi ed appagati?
E il mio spirito disse No, si pareggia quel rialzo 
per superarlo e continuare oltre."


"A me pare che ogni cosa nella luce e nell'aria dovrebbe 
essere felice;
Chiunque non è nella bara e nella buia terra, sappia 
che ha abbastanza."


"Il maschio non è meno dell'anima. né più...egli pure è al
posto suo,
Egli pure è tutte le qualità...è azione e potenza...il rigoglio
dell'universo conosciuto è in lui.
Sdegno assai gli s'addice e appetito e sfida assai gli
s'addicono.
Le più feroci più vaste passioni...beatitudine somma
e somma afflizione assai gli s'addicono...orgoglio è
per lui,
Il picco d'orgoglio dell'uomo è calmante ed eccellente
per l'anima;
Conoscenza gli s'addice...sempre gli piace...tutto 
sperimenta su di sé,
Qualsiasi sia l'indagine..qualsiasi sia il mare e la vela,
egli getta scandagli infine soltanto qui,
Dove altrimenti getterebbe scandagli se non qui?"


"Tu pensi che sarebbe bello essere scrittore di versi
melodiosi,
Be' sarebbe bello essere scrittori di versi melodiosi;
Ma cosa sono i versi oltre l'armoniosa indole che può darsi 
tu abbia?...od oltre bei modi e comportamenti?
Od oltre il virile o affettuoso atto d'un apprendista?...
o d'una vecchia?...o d'uomo che è stato in prigione 
o è probabile sia in prigione?"

Questi sono solo alcuni dei versi che compongono questa bellissima opera, un opera che ruota intorno all'uomo, alla libertà, alla natura, alla grandezza dell'anima e dello spirito, al piacere, all'amicizia, ai sogni, all'amore...in questa raccolta c'è tutto, e come il frutto più buono e succoso bisogna saperlo cogliere. 
Come dicevo in un articolo precedente sulla poesia, quando la si legge, bisogna saperla assaporare, come se fosse un vino prelibato, centellinata e sempre a portata di mano. Forse è per questo che ho faticato molto a finire questo libro, avevo troppa fretta e la poesia penso vada letta con la giuste dose di calma, senza fretta di finirla, altrimenti si rischia, come è successo a me, di faticare per portare a termine una lettura, che sono sicuro sarebbe stata più piacevole se gustata con più tranquillità! Di sicuro terrò questo libro sempre vicino a me e lo rileggerò volentieri di tanto in tanto, anche solo qualche verso per poterne assaporare la sua bellissima essenza e arricchire, rimanendo in tema, la mia anima e il mio spirito.

In conclusione mi sento di consigliare Foglie d'erba ma sconsiglio questa edizione dei I Classici Universale Economica Feltrinelli. Non ne sono rimasto molto contento.

1 commento:

  1. quale edizione consiglieresti? chi ha offerto la miglior traduzione a tuo parere?

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Grazie per avermi commentato, a presto!

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